Cosa pensano del gas domestico gli italiani?

Italiani e gas: una relazione senza futuro

20 Marzo 2023
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20 Marzo 2023

Il love affair degli italiani con il gas è arrivato al capolinea. Secondo i risultati di una ricerca Ipsos, gli italiani farebbero volentieri a meno del gas in favore di case 100% elettriche, con pompe di calore, piani ad induzione e pannelli solari. 

 

Via dal gas, verso rinnovabili e case elettriche. Questi i sorprendenti risultati di una ricerca di livello europeo, condotta da Ipsos a Novembre 2022, che ha indagato le opinioni dei cittadini sulla transizione verso l’uso di tecnologie e fonti energetiche rinnovabili nei cinque Paesi più popolosi dell’Unione: Germania, Francia, Italia, Spagna e Polonia*. 

Gli Italiani sono i più entusiasti sostenitori di una riduzione del consumo del gas, anche nella propria casa. Il dato sorprende vista la grande spinta data al gas da governi e colossi energetici nei decenni passati. I traumi energetici degli ultimi mesi hanno cambiato le percezioni.

 

Gas: gli italiani non si fanno più ingannare

Dopo anni di propaganda sul “gas amico”, che “ti dà un mano”, fonte “pulita”, l’inganno è finito. Sempre più italiani rigettano il gas e optano per le fonti rinnovabili. 

Tra i Paesi sondati, gli italiani sono i cittadini con l’atteggiamento più negativo riguardo il gas. Solo il 12% vede il gas come una fonte fossile a basse emissioni di carbonio, mentre il 35% lo considera ad alta intensità di carbonio. 

Il 58% (primo posto tra i Paesi esaminati) è consapevole che il gas contribuisce alla crisi climatica. Solo il 15% ritiene che il gas non abbia alcun impatto sul clima.

 

Sicurezza energetica: italiani verso le rinnovabili

Sarà il clima di guerra, le tensioni per il gas russo, il senso di ingiustizia per il bottino di profitti delle grandi società energetiche, ma le opinioni degli italiani hanno subito una forte sterzata: via dal gas, verso alternative energetiche rinnovabili e locali.

Sulla necessità che il Paese tagli i consumi di gas, gli italiani hanno la più alta percentuale di “sì” tra i cinque Paesi presi in esame: 61%. Solo il 18% afferma che non c’è bisogno di tagli. Il restante 21% non ha una posizione definita.

Le opinioni negative nei confronti del metano si riflettono negli atteggiamenti verso le compagnie del gas. Il 56% degli italiani è favorevole all’imposta sugli extra profitti, la percentuale più alta tra tutti i Paesi esaminati. 

Sulla fattibilità di una graduale eliminazione dei combustibili fossili a vantaggio delle rinnovabili, gli italiani sono i più ottimisti: il 52% ritiene che che fonti rinnovabili come solare, eolico e idroelettrico siano sufficientemente affidabili per sostituire le fonti fossili. Il 22% pensa di no e il 26% non ne è sicuro. 

 

Obiettivi UE: gli italiani accolgono la sfida e rilanciano

Raggiunti i primi obiettivi 2020 per la produzione di rinnovabili, ora gli italiani vogliono obiettivi 2030 più ambiziosi. 

In tutti i Paesi sondati, i cittadini favorevoli a obiettivi 2030 più ambiziosi in tema di energie rinnovabili sono di gran lunga superiori ai contrari. Il grado di consenso maggiore è in Italia, dove il 74% degli italiani si dice a favore di un target europeo di produzione di rinnovabili ambizioso. 

Si tratta di un fenomeno intergenerazionale e interregionale che interessa tutte le categorie occupazionali. L’oscillazione nelle risposte non supera mai il 5% tra le varie classi di età, regioni, tipo di occupazione, livello di educazione.

Tra il 2016 e il 2020, gli italiani hanno prodotto in media circa il 35% della propria energia elettrica da fonti rinnovabili. Nel 2014, l’Italia è stata tra i primi Stati membri a raggiungere, con largo anticipo, gli obiettivi di produzione di energia rinnovabile dell’UE per il 2020

Nello stesso anno, l’Italia ha anche brevemente guidato il mondo nell’uso dell’energia solare,  con l’8% del consumo totale di elettricità del Paese prodotto dal sole. Ma dopo questi primi successi, l’Italia ha rallentato la transizione verso le rinnovabili e ora si colloca al 12° posto tra i Paesi dell’UE nella produzione di elettricità rinnovabile. 

 

Case 100% elettriche: gli italiani i più convinti d’Europa

La guerra ha aperto gli occhi degli italiani sul gas, una fonte energetica militarizzata, al centro di tensioni geopolitiche. Per mettersi al sicuro, gli italiani stanno dando una forte sterzata verso case 100% elettriche

Pur essendo – tra i cittadini europei coinvolti nella ricerca – quelli che fanno più affidamento sulle caldaie a gas (il 67% le utilizza nelle proprie abitazioni) e fornelli a gas, la ricerca Ipsos mostra che gli italiani esprimono sostegno verso alternative elettriche per riscaldamento in casa

Le pompe di calore, parte del percorso di elettrificazione nel processo di transizione energetica, piacciono anche agli italiani. Il 49% pensa che installare una pompa di calore elettrica sia un buon investimento, contro un 16% che pensa di no e un 36% che non ha un’opinione definita.

Il 44% sosterrebbe un divieto sull’ installazione di nuove caldaie a gas entro il 2030, mentre il 19% degli italiani si dichiara contrario al divieto. Il 40% non ha un’opinione definita. 

Minoritaria anche la  resistenza verso i piani di cottura  a induzione: il 34% degli italiani preferisce ancora il gas, ma la maggioranza (40%) preferirebbe un piano cottura elettrico.

Alla domanda se pensano che il solare sia un buon investimento, il 68% dei rispondenti italiani è positivo, la più alta percentuale tra i cinque Paesi dell’UE sondati. 

Quelli che affermano che probabilmente non installeranno pannelli solari nei prossimi 12 mesi, forniscono motivazioni per lo più pratiche-funzionali: “non abbiamo spazio sul tetto” o “è un tetto condiviso”, o “non ci è consentito”, o “non è di nostra proprietà”, o “non vogliamo affrontare i lavori” insieme rappresentano il 56% delle risposte. 

Il 45% afferma di non essere disposto a installarli per motivi finanziari (“al momento non ha soldi”  o “pensa che i pannelli siano troppo costosi”). Il 22% afferma di non avere intenzione di installare il solare perché non si fida della tecnologia: “i benefici non superano i costi”, “non ne vedo l’utilità”, “non funzionano”, o semplicemente perché “non ne sa abbastanza”.

Le preoccupazioni estetiche rappresentano l’1% di quelli che non sono disposti a installare il solare. 

Un record del 71% dei cittadini in Italia afferma che, se vicino a casa loro fosse disponibile un progetto di proprietà comune per l’energia rinnovabile, sarebbero disposti ad aderire.

 

Insomma, gli italiani non solo vogliono lasciarsi alle spalle i combustibili fossili, ma dettano anche il passo in Europa per ambizione e consapevolezza. Le rinnovabili sono già una realtà per molti Paesi con molte meno risorse del nostro. Cosa stiamo aspettando?

 


Note

*Campione del sondaggio:  L’indagine è stata condotta tra la popolazione adulta di età compresa tra i 16 e i 70 anni. Francia: 2.104 adulti 16 – 75 anni. Germania: 2.197 adulti 16 – 75 anni. Italia  2196 adulti 16-70 anni, 1.093 uomini e 1.103 donne. Spagna 2.180 adulti 16 – 65 anni. Polonia 2.188 adulti 16 – 60 anni. Il sondaggio è stato condotto utilizzando l’Omnibus online di Ipsos  dal 31 ottobre al 7 novembre 2022. I dati sono stati ponderati in base alle proporzioni note della popolazione offline per età, sesso, regione e condizione lavorativa per ciascun paese. I cinque maggiori paesi dell’UE per popolazione: Germania, Francia, Italia, Polonia, Spagna e Italia, contano 295 milioni di adulti, ⅔ della popolazione dell’UE. L’indagine è stata condotta per conto della European Climate Foundation.

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