Lo studio “Gli effetti invisibili della cottura a gas sulla salute”, condotto dal gruppo non-profit per l’efficienza energetica CLASP, dall’Alleanza Europea per la Salute Pubblica (EPHA) e con il supporto tecnico dell’Organizzazione per la Ricerca Scientifica Applicata (TNO), indica che usare i fornelli a gas per cucinare genera un inquinamento domestico che supera il limite imposto dall’Organizzazione Mondiale della Sanità per ambienti esterni, causando effetti gravi sulla salute, in particolar modo nei bambini. Secondo il report negli ultimi 12 mesi sono oltre 700.000 quelli con sintomi di asma, il 12% dei bambini UE attualmente affetti. Sebbene i piani cottura elettrici e a induzione restino la soluzione migliore, nel breve termine è possibile adottare degli accorgimenti legati soprattutto all’utilizzo delle cappe. Insomma cucinare sì, ma con attenzione.
L’inquinamento domestico
Sono oltre 100 milioni i cittadini dell’Unione Europea che cucinano con il gas, con più della metà delle case in Italia, Paesi Bassi, Romania, Slovacchia e Ungheria. Secondo lo studio condotto dal gruppo non-profit per l’efficienza energetica CLASP, dall’Alleanza Europea per la Salute Pubblica (EPHA) e con il supporto tecnico dell’Organizzazione per la Ricerca Scientifica Applicata (TNO), cucinare con il gas in una cucina comune e priva di appropriata ventilazione meccanica causa un inquinamento domestico da biossido di azoto (NO2) che eccede svariate volte all’anno il limite delle linee guida dell’Organizzazione Mondiale della Sanità sulla qualità dell’aria e gli standard europei sull’inquinamento dell’aria esterna. In tutte le simulazioni in cui non è stata utilizzata la ventilazione meccanica, il valore limite UE per l’esterno di 200 µg/m3 di NO2 è stato superato negli ambienti indoor per oltre le 18 ore all’anno consentite.
Le conseguenze sulla salute
Lo studio di CLASP ha riscontrato che in tutta l’Unione Europea oltre il 30% delle famiglie cucina a gas, l’Italia è al primo posto con il 68.7%. “Le persone passano la maggior parte del proprio tempo a casa. Poche sono consapevoli dei rischi dannosi che comportano le cucine a gas: preparare la cena può esporre a tanti agenti inquinanti quanti quelli del fumo passivo. Gli apparecchi a gas dovrebbero riportare etichette di avvertenza sulla salute come i pacchetti delle sigarette. I funzionari europei dovrebbero considerare questi rischi per la salute” ha dichiarato Christine Egan, Amministratore Delegato di CLASP. Test specifici nei laboratori di TNO hanno mostrato che i fornelli a gas producono anche monossido di carbonio, particolato ultrafine e altri inquinanti che possono causare effetti gravi sulla salute, in particolar modo nei bambini. Il report stima che negli ultimi 12 mesi il numero di bambini con sintomi di asma causati dalla cottura a gas sia oltre 700.000, pari al 12% dei bambini UE attualmente affetti da asma. Ricerche precedenti hanno collegato l’uso domestico di gas a deficit di attenzione e disturbi di iperattività nei più piccoli, e a effetti negativi sul sistema respiratorio e nervoso degli adulti. Nulla di nuovo se pensiamo che gli effetti sulla salute causati dai fornelli sono noti da oltre cinquant’anni, così come studi sulle stime di asma sono stati condotti anche negli Stati Uniti.
Cosa ci dice inoltre il report
Il report di CLASP evidenzia altri elementi di criticità. Il gas non è “naturale” o “pulito”. L’industria del gas ha investito molto nel posizionamento della cottura con il gas come opzione sicura e preferita. Le persone sono ampiamente inconsapevoli dei rischi per la salute e l’ambiente posti dalla cottura a gas. Cucinare con il gas è costoso. Si stima che l’inquinamento dell’aria interna causato dalla cottura a gas costi all’UE 3,5 miliardi di euro all’anno in costi sanitari, perdita di guadagno e produttività e anni di vita adeguati per disabilità (Daly). Alternative elettriche più pulite sono già disponibili a costi simili o inferiori. Gli incentivi governativi per le tecnologie elettriche produrrebbero da cinque a 16 volte il ritorno sull’investimento in termini di costi sanitari. La cottura a gas compromette gli obiettivi dell’UE di diventare un’economia climaticamente neutra entro il 2050. Come combustibile fossile, il gas da cucina emette inquinanti ambientali come metano, benzene e CO2. Anche quando sono spenti, gli apparecchi di cottura a gas perdono metano, un potente gas serra. La cottura a gas mina i programmi di elettrificazione ed efficienza dell’UE. Più un edificio è efficiente dal punto di vista energetico e ben isolato, peggiore è l’inquinamento dell’aria interna dovuto alla cottura a gas se la ventilazione è inadeguata. Il passaggio dalla cottura a gas a quella elettrica durante un rinnovamento dell’edificio migliorerà la qualità dell’aria interna per le famiglie.
Il futuro è elettrico
I danni per la salute e quelli per l’ambiente derivanti dall’uso di combustibili fossili nelle case, dovrebbero indurre i governi a stabilire dei piani che possano allontanarci dall’uso del gas e accompagnarci verso i sistemi di cottura pulita elettrica. Nel mentre, per proteggere la salute di chi cucina e delle famiglie, andrebbero usate con criterio le cappe a circolazione esterna, accendendole qualche minuto prima di iniziare la cottura dei cibi e proseguendo per almeno 10/15 minuti successivamente a quando si è finito di cucinare, così da ridurre gli inquinanti che si sono dispersi nell’aria. È inoltre importante pulire le cappe e i filtri regolarmente e tenere aperte le finestre così da facilitare il ricambio di aria.
E ora? CLASP sta validando le stime definite dal report in 7 Paesi dell’Unione Europea misurando gli inquinanti nelle case di oltre 250 famiglie. Seguiteci per gli aggiornamenti!