Fotovoltaico

FAQ

Pompe di
calore

Da quasi 50 anni le pompe di calore (PdC) riscaldano con efficienza la casa e l’acqua corrente di molte famiglie.  Si allacciano al contatore dell’elettricità e si possono abbinare ad altri impianti a energia pulita per aiutarti a risparmiare e tutelare l’ambiente.

Pompe
di calore

Da quasi 50 anni le pompe di calore (PdC) riscaldano con efficienza la casa e l’acqua corrente di molte famiglie. Si allacciano al contatore dell’elettricità e si possono abbinare ad altri impianti a energia pulita per aiutarti a risparmiare e tutelare l’ambiente.

Perché
conviene?

Perché conviene?

La pompa di calore conviene
E ci sono diversi ottimi motivi per installarne una:

Due bollette significano due costi fissi. La PdC, insieme alla cottura a induzione, ti consente di staccarti dal contatore del gas e dalle sue spese fisse di gestione, mantenendo solo quelle della bolletta elettrica.

Con le PdC è possibile risparmiare circa il 15% sulle bollette, diminuendo quella del gas e alzando quella elettrica. Con l’autoconsumo dell’energia prodotta con eolico o fotovoltaico, potresti arrivare al 50%

Se hai già dei pannelli fotovoltaici, è possibile che non sfrutti tutta l’energia prodotta nelle ore diurne. Con la pompa di calore puoi impiegarla per scaldare casa quando non ci sei e trovarla accogliente al tuo rientro.

Le caldaie a gas sono meno efficienti e superate. Installando una PdC consumi meno energia e scegli un impianto sicuro, affidabile e più pulito.

Le pompe di calore sono una tecnologia collaudata che esiste sul mercato da diversi decenni. Fino ad oggi, in Europa, hanno fatto risparmiare 54 Milioni di tonnellate di CO2 (circa le emissioni annuali della Grecia).

Le pompe di calore elettriche, potendo essere alimentate da fonti rinnovabili, facilitano la nostra indipendenza dai Paesi fornitori di gas e dalle decisioni politiche legate alla sua vendita.

La PdC ad aria può funzionare come condizionatore, quindi emette anche aria fredda. Ottima per climatizzare casa nei mesi più caldi e per evitare di installare un secondo impianto di aria condizionata.

Come funziona
la pompa di calore?

Come
funziona
una pompa
di calore?

Le pompe di calore possono essere di tipo aria-acqua, aria-aria, aqua-acqua o terra-acqua. La prima parola indica la fonte di calore; la seconda indica quale elemento scaldano. Possiamo dividerle in base a tre fattori

Alimentazione:

Le pompe di calore sono principalmente alimentate dall’energia elettrica, caratteristica che ti consente l’indipendenza dal riscaldamento a gas.

Fonte di calore:

Ogni PdC ha bisogno di una fonte di energia per produrre calore. Può essere l’aria esterna (PdC aria-acqua o aria-aria), l’acqua di falda sotterranea (PdC acqua-acqua) oppure l’energia geotermica (PdC terra-acqua).

Aria-acqua,
aria-aria

Sono più flessibili e adatte all’installazione in case e condomini. Sono meno efficienti in pieno inverno, perché risentono molto della temperatura esterna.

Acqua-acqua

Non risentono della temperatura esterna perché prendono l’acqua da un pozzo a temperatura costante. Installarle è più complicato: bisogna scavare un pozzo o trivellare fino a raggiungere una falda acquifera.

Terra - acqua

Sono anch’esse indifferenti alla temperatura esterna, perché raccolgono il calore nel sottosuolo. Richiedono una progettazione un po’ più articolata, ma sono molto più efficienti delle altre.

Cosa scaldano:

Aria-aria

Scalda aria calda in modo simile ai condizionatori.

Acqua-acqua

Scalda l’acqua che si può usare per il riscaldamento o per produrre acqua sanitaria con cui lavarsi.

Da sapere!

La PdC lavora a temperature più basse della caldaia, quindi non produce acqua calda istantanea. Utilizza un sistema di accumulo, che assomiglia al boiler, per averne sempre a disposizione.

Installazione

La Pompa di Calore è una tecnologia che richiede un po’ più di spazio rispetto alla caldaia tradizionale. In base ai suoi componenti, puoi capire quale pompa di calore si adatta meglio alle tue esigenze.

 

Scopri le modalità di installazione:

Ha un’unità esterna, una interna e un sistema di accumulo per l’acqua calda. 

L’unità esterna preleva l’aria, perciò ha bisogno di respirare. Puoi posizionarla in giardino oppure fissarla al muro lasciando almeno 30 cm di distanza.

L’unità interna assomiglia a una caldaia e può essere fissata a parete o appoggiata al pavimento. 

Il sistema di accumulo assomiglia a un boiler da 70×100 cm e può pesare anche 300 kg. È importante che ti assicuri della portata del pavimento su cui verrà appoggiata!

Ha un’unità interna, una sonda e un sistema di accumulo.

L’unità interna ha le dimensioni di una lavatrice ed è collegata a una serie di tubi di grande diametro, che la rendono più consona a un locale dedicato.

La sonda può scendere molto in profondità oppure distribuirsi in orizzontale, 1 m sotto terra.

Il sistema di accumulo assomiglia a un boiler da 70×100 cm e può pesare anche 300 kg. È importante che ti assicuri della portata del pavimento su cui verrà appoggiata!

Nelle giuste condizioni, le PdC sono meno dispendiose e più efficienti perché lavorano a temperature più basse. Ecco cinque dettagli da non trascurare.

Valuta la dimensione di tubi e radiatori. Servono tubazioni più grandi per l’afflusso d’acqua calda. Inoltre, con radiatori vecchi o piccoli la casa potrebbe non riscaldarsi a sufficienza.

Il locale tecnico è quasi sempre necessario. Negli appartamenti non è facile trovare spazio per i componenti della PdC, ma puoi sempre valutare una soluzione condominiale.

Isola bene casa tua! La PdC consuma meno e lavora meglio se la tua abitazione non disperde tanto calore.

La corrente elettrica deve essere stabile. Se l’impianto è datato o la casa è in una posizione svantaggiata della rete elettrica (come un fondo linea), potrebbe non essere sufficiente ad alimentare la PdC.

Refrigeranti gentili. Alcune pompe di calore usano refrigeranti naturali, al posto di quelli dannosi e climalteranti. Funzionano anche ad alte temperature e consentono un’installazione e un funzionamento più semplici, con limitati interventi sull’edificio.

Da tenere a mente...

Nelle giuste condizioni, le PdC sono meno dispendiose e più efficienti perché lavorano a temperature più basse. Ecco quattro dettagli da non trascurare.

 

Valuta la dimensione di tubi e radiatori. Servono tubazioni più grandi per l’afflusso d’acqua calda. Inoltre, con radiatori vecchi o piccoli la casa potrebbe non riscaldarsi a sufficienza.

Il locale tecnico è quasi sempre necessario. Negli appartamenti non è facile trovare spazio per i componenti della PdC, ma puoi sempre valutare una soluzione condominiale.

Isola bene casa tua! La PdC consuma meno e lavora meglio se la tua abitazione non disperde tanto calore.

La corrente elettrica deve essere stabile. Se l’impianto è datato o la casa è in una posizione svantaggiata della rete elettrica (come un fondo linea), potrebbe non essere sufficiente ad alimentare la PdC.

Refrigeranti gentili. Alcune pompe di calore usano refrigeranti naturali, al posto di quelli dannosi e climalteranti. Funzionano anche ad alte temperature e consentono un’installazione e un funzionamento più semplici, con limitati interventi sull’edificio.

Posso combinare
fotovoltaico e PdC?

Le pompe di calore elettriche sono ottime per sfruttare l’energia prodotta da altri impianti, come quelli fotovoltaici, ma serve qualche accortezza.

In inverno è meglio sfruttare l’energia prodotta istantaneamente nelle ore più luminose della giornata. Infatti, la PdC ha un consumo lineare durante il giorno, mentre il fotovoltaico produce elettricità nelle ore centrali, più luminose.

Ricorda anche che l’isolamento termico è fondamentale. Non serve una classe energetica troppo elevata, ma più è efficiente l’isolamento, più lo sarà l’impianto della PdC.

Infine, pensa bene a come dimensionare l’impianto fotovoltaico in base ai consumi della casa, alla superficie disponibile sul tetto e alle batterie di accumulo necessarie. Con un impianto da 5-8 kW e una buona batteria di accumulo, potrai risparmiare sensibilmente sulle bollette dell’elettricità.

Qualche step utile per installare PdC e fotovoltaico.

  1. Contatta l’azienda che installerà la tua PdC e chiedi il suo consumo stimato nei mesi invernali.
  2. Prendi in considerazione i consumi base della casa, come elettrodomestici e illuminazione. È la tua base di partenza!
  3. Incrocia i dati sulla PdC con quelli proposti dall’azienda che installerà i pannelli solari. In questo modo potrai determinare l’impianto giusto per le tue esigenze

FAQ sulla manutenzione (frequenza, etc)

Per legge, le PdC con potenza compresa tra i 12 e i 100 kW devono ricevere un controllo dell’efficienza energetica ogni 4 anni. Questo assicura che l’impianto non scenda mai sotto l’85% dell’efficienza iniziale.

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