Piani
a induzione

I piani a induzione possono sembrare complicati, ma sono così pratici ed efficienti che non sentirai la mancanza dei fornelli tradizionali. Sono anche più sicuri e prevengono sia le scottature che l’inalazione di fumi inquinanti e dannosi per la salute.

Piani
a induzione

I piani a induzione possono sembrare complicati, ma sono così pratici ed efficienti che non sentirai la mancanza dei fornelli tradizionali. Sono anche più sicuri e prevengono sia le scottature che l’inalazione di fumi inquinanti e dannosi per la salute.

Perché
conviene?

Perché conviene?

I piani a induzione convengono
E ci sono diversi ottimi motivi per installarne uno:

Scaldare una pentola con l’induzione elettrica disperde molto meno calore rispetto a farlo con la fiamma libera tradizionale. Questo significa meno sprechi in bolletta e meno inquinamento.

L’unico calore che viene generato rimane nel fondo della pentola. Il piano non diventerà mai incandescente e non ci sono fiamme libere di cui devi preoccuparti.

Con il piano a induzione fai un passo verso l’indipendenza dal gas e scongiuri gli effetti collaterali che possono essere causati da una cattiva circolazione d’aria in cucina, come l’asma infantile.

Se hai mai pulito un fornello tradizionale, sai che è tutto tranne che piacevole. Il piano a induzione, liscio e senza interstizi, offre una pulizia semplice ma approfondita.

L’induzione cuoce più rapidamente e scalda in maniera uniforme sia le pentole che le pietanze. Evita che i cibi si attacchino e li cuoce alla perfezione, senza invidiare nulla alla fiamma tradizionale.

Come funziona
un piano a induzione?

Come
funzionano
i piani
a induzione?

I piani cottura a induzione sono composti da una lastra in vetroceramica che sormonta un sistema di bobine in filo di rame, poste a loro volta sopra i nuclei in ferrite.

La corrente attraversa le bobine che corrispondono al “fuoco” sovrastante della lastra, generando un campo magnetico che induce una corrente elettrica nel materiale conduttore sul fondo della pentola.

Il campo elettromagnetico scalda il metallo e avvia il processo di cottura. Ti accorgerai subito che si tratta di un metodo efficiente e rapido, che disperde molto meno calore rispetto alla fiamma viva dei fornelli tradizionali.

Il piano non si scalda come succede con piastre e fornelli, quindi l’energia viene conservata meglio e stare in cucina diventa più sicuro.

La corrente attraversa le bobine che corrispondono al “fuoco” sovrastante della lastra, generando un campo magnetico che induce una corrente elettrica nel materiale conduttore sul fondo della pentola.

Il campo elettromagnetico scalda il metallo e avvia il processo di cottura. Ti accorgerai subito che si tratta di un metodo efficiente e rapido, che disperde molto meno calore rispetto alla fiamma viva dei fornelli tradizionali.

Il piano non si scalda come succede con piastre e fornelli, quindi l’energia viene conservata meglio e stare in cucina diventa più sicuro.

Installazione

Installazione

Potresti già avere in casa delle pentole adatte, ma ti consigliamo di mettere in conto l’acquisto di nuova attrezzatura.

Gli utensili adatti a cuocere cibi con l’induzione hanno il fondo realizzato in una lega ferrosa che conduce l’elettricità e può veicolare bene il calore: ghisa e acciaio sono l’ideale, mentre alluminio, ceramica, porcellana e vetro non funzioneranno.

Puoi verificare se la tua pentola è adatta cercando su di essa il simbolo di una piccola bobina, oppure verificando con una calamita se questa rimane salda al fondo.

Puoi installare il piano cottura a induzione in autonomia, ma è un’operazione che richiede una certa manualità. Ricorda che il vecchio piano cottura è collegato al gas. Dovrai assicurarti che l’allaccio non abbia perdite e che tutto sia predisposto per collegare alla rete elettrica la nuova piastra a induzione.

FAQ di utilizzo (frequenza, etc)

Se cucinassi 5 ore al giorno, ti durerebbe per 15-20 anni. Ovviamente questo dato varia in base alla qualità del piano a induzione e della cura che avrai nei suoi confronti.

Puoi usare un detergente per vetri o uno sgrassatore specifico, ma anche un panno umido per rimuovere aloni e tracce leggere.

Controlla che sul fondo della tua pentola o sulla sua confezione ci sia questo simbolo   

Se non lo trovi, prova così: avvicina una calamita al fondo della pentola. Se si attacca, vuol dire che ha il fondo costituito da un materiale ferromagnetico e quindi è adatta per l’uso sui piani a induzione. I metalli ferromagnetici sono ad esempio l’acciaio (comunemente usato per le pentole a pressione o quelle per la pasta) e la ghisa.

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