Piani a induzione, costi e benefici per scelta efficiente

Piani a induzione: costi e benefici per una scelta efficiente

28 Aprile 2023
Tempo di lettura : 4 min
28 Aprile 2023

Il piano cottura a induzione ha molti vantaggi e sempre più consumatori italiani scelgono la sua sostenibilità ed efficienza. Tuttavia, prima di installarne uno è meglio conoscere i requisiti energetici e i costi previsti per il cambio di tecnologia.

Ad esempio, è probabile che il contatore dell’energia elettrica vada adeguato alla nuova potenza con una pratica che si svolge da remoto e richiede un aumento della spesa fissa in bolletta.

Anche il piano stesso ha, ovviamente, un costo, ma può essere ammortizzato con gli ecobonus per l’acquisto di elettrodomestici più efficienti.
D’altra parte, i piani a induzione sono più efficienti, cuociono in meno tempo, sono più sicuri e consentono una pulizia rapida e profonda.

Grazie ai test che Altroconsumo ha recentemente effettuato su alcuni modelli puoi avere spunti e informazioni chiave per la fase di acquisto e per capire quali saranno i costi da sostenere.

Pentola che fuma su piani a induzione

I vantaggi del piano a induzione

I piani cottura a induzione rappresentano il 34% del mercato, con un aumento delle vendite del 10% nel 2022.

È un dato eloquente, che testimonia come il passaggio da un piano cottura a gas a uno a induzione abbia tantissimi vantaggi, sia in termini di risparmio energetico che in riduzione delle emissioni climalteranti.

Difficile batterlo in quanto a efficienza: per portare a ebollizione un litro di acqua, il piano a induzione impiega circa metà del tempo rispetto alla cucina a gas.
Sfruttando i campi magnetici, il “fornello” utilizza molta meno energia rispetto alla fiamma a gas, perché il calore viene generato direttamente nel fondo della pentola invece di essere disperso nell’aria.

Questo fa sì che neanche il piano stesso si scaldi, diminuendo il rischio di ustioni. In più, si eliminano le fiamme libere e le dispersioni di gas dentro casa.
Infine, per chi apprezza l’ordine e la pulizia, il piano cottura in vetro liscio è l’ideale: niente più griglie e fuochi incrostati da pulire. Basta una passata di spugna e il gioco è fatto.

I costi del piano a induzione

Cambiare tecnologia e utilizzare soltanto la rete elettrica comporta certamente dei costi, sia iniziali che in termini di energia.

Infatti, pur essendo più efficienti, i piani a induzione richiedono energia elettrica, che al momento ha un costo più alto di quello del gas. Questo è causato però dal prezzo del gas stesso, che viene usato per produrre energia elettrica.

Potenziando le fonti rinnovabili per la produzione di elettricità, il piano a induzione non soffrirebbe più di queste variazioni causate dalla nostra dipendenza dai paesi fornitori.

Potrebbe anche essere necessario cambiare pentole e padelle. Con l’induzione la cottura avviene quando il fondo è di un materiale ferroso, capace di sviluppare il campo elettromagnetico.

Tuttavia, prima di sbarazzarsi del nostro armamentario, conviene verificare i fondi delle pentole con una calamita: se questa rimane attaccata, la pentola è adatta alla cottura a induzione.

In base alle caratteristiche del piano e le abitudini di consumo, potrebbe poi essere necessario aumentare la potenza del contatore e, di conseguenza, i costi fissi delle bollette.

D’altro canto, se si ha già un sistema di climatizzazione elettrico, il passaggio all’induzione consente di chiudere definitivamente la fornitura di gas, eliminando del tutto i costi fissi del contatore.

Comparazione fornelli a gas e piani a induzione
Come scegliere i piani a induzione

Nella scelta di un piano a induzione, oltre la qualità costruttiva e di resa in cottura (per questi aspetti rimandiamo ai giudizi del nostro test), contano anche alcune caratteristiche particolari, come la dimensione, il numero di fuochi, la potenza massima assorbita e così via.

Regolazione potenza piani a induzione

In commercio esistono piani a induzione con differenti potenze massime, che variano da 3 a più di 7 kW. La potenza massima del piano a induzione è data dalla somma delle potenze massime che producono le varie zone di cottura.

Sono dati indicativi, perché per raggiungere tale potenza bisognerebbe utilizzare contemporaneamente tutti i fuochi al massimo, cosa alquanto improbabile quando si cucina in casa.

Tuttavia, nelle fasi di collegamento del piano e al primo utilizzo è possibile abbassare le soglie di assorbimento massime (seguendo le istruzioni del manuale d’uso), per ridurre il rischio di sovraccarico dei contatori e per lasciare una “riserva” di potenza per altri elettrodomestici.

Il piano funzionerà in modo autonomo rispettando tali soglie ma a potenza ridotta, con un’intensità di calore minore nel caso si utilizzassero tutti i fuochi presenti.

Requisiti elettrici dei piani a induzione

Prima di acquistare un piano cottura a induzione è meglio controllare se i requisiti elettrici della propria abitazione sono adatti alle caratteristiche tecniche del piano e alle proprie abitudini di consumo.

La gran parte delle utenze domestiche possiede un contratto standard da 3 kW (la potenza disponibile è pari a 3 + il 10% di tolleranza, ovvero 3,3 kW). Qualora non fosse sufficiente, bisogna aumentare la potenza del contatore a 4,5 o 6 kW.

Questo richiede la modifica del contratto di fornitura che abbiamo con il nostro gestore, con conseguente aumento dei costi fissi sulla bolletta, ma consente, in caso di riscaldamento ad aria o centralizzato, di chiudere il contatore del gas e risparmiare sulle spese fisse dello stesso.

L’installazione dei piani a induzione può essere svolta in autonomia, però consigliamo di farla effettuare da personale qualificato per ragioni di sicurezza come indicato da tutti i manuali di istruzione dei modelli in commercio.

Per saperne di più, ti rimandiamo all’articolo completo che include i risultati dei nostri test: Piani cottura a induzione: qualità caratteristiche e consumi | Altroconsumo

Una scelta in crescita

I piani a induzione sono piú sostenibili, efficienti, sicuri e facili da pulire dei fornelli a gas. Nell’ottica di elettrificazione delle nostre abitazioni, possiamo dire con certezza che è possibile ottimizzare i consumi energetici del piano a induzione se viene combinato con i pannelli solari.

Chi li ha già installati troverà conveniente l’uso del piano a induzione, altrimenti, al momento, resta il problema della poca convenienza economica dovuta al costo dell’elettricità prodotta con i combustibili fossili. Abbassare i costi dell’elettricitá renderebbe il piano a induzione più attraente per i consumatori.

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